venerdì 13 maggio 2016

Italo Calvino

Italo Calvino nasce nel 1923 a Santiago de Las Vegas nell'isola di Cuba, dove il padre dirige una stazione sperimentale di agricoltura e una scuola agraria. Di quei luoghi l`autore non ricorda nulla, anche perché appena due anni dopo la sua nascita i genitori decidono di tornare in Italia, a San Remo."A quel tempo"dice l`autore", San Remo era ancora una cittadina popolata di vecchi inglesi,di Italo Calvino ama questa città, dove, in un ambiente familiare sereno e agiato, trascorre l`infanzia, l`adolescenza e la prima giovinezza: a pieno titolo, perciò, affermerà di considerarla la sua vera città.
granduchi russi,gente eccentrica e cosmopolita che dava un`impronta particolare al luogo".
Nel 1944 si unisce ai partigiani della brigata Garibaldi che operano nella zona delle Alpi Marittime: questo periodo vissuto con entusiasmo e convinzione, inciderà profondamente sulla sua formazione.Conseguita la laurea in Lettere all'università di Torino, trovandosi a vendere libri a rate, Italo Calvino viene in contatto con la casa editrice Einaudi. Conosce Pavese e, su consiglio dello scrittore, inizia a scrivere il romanzo". Il sentiero dei nidi di ragno", ispirato alla sua esperienza partigiana. Nella vicenda narrata, dice l`autore, "nessuno è eroe, nessuno ha coscienza di classe", solo i fatti parlano, visti attraverso gli occhi attenti e ingenui di Pin, un ragazzino genovese. Tra i romanzi di Italo Calvino ricordiamo: "Il barone rampante" e "Il cavaliere inesistente", "Marcovaldo", e il romanzo "Se una notte d`inverno un viaggiatore". Nel 1985, mentre sta lavorando a un ciclo di conferenze da tenere negli U.S.A, muore improvvisamente.
Nel 1963 viene pubblicata per Einaudi, in una collana di libri per ragazzi, la raccolta di racconti Marcovaldo ovvero le stagioni in città, incentrata sul personaggio di Marcovaldo, un magazziniere ingenuo e buono, che vive in un ambiente urbano e moderno ma che prova nostalgia per il mondo della natura. La prospettiva della narrazione oscilla così tra realismo e comicità.
I venti racconti che compongono l’opera si presentano come favole contemporanee , con uno stile e un tono che ricordano quelli delle narrazioni orali tradizionali, cui Calvino del resto si era già interessato curando l’edizione, sempre per Einaudi, delle Fiabe italiane (1956). I venti testi sono divisi in cinque cicli di quattro racconti, ciascuno dedicato ad una stagione dell’anno; se cambia l’ambientazione, costante resta la presenza del protagonista e lo schema narrativo, secondo cui Marcovaldo ritornare ad uno stato di natura in città, ma viene costantemente ingannato e deluso.
In Marcovaldo Calvino unisce aspetti fiabeschi e ironia per affrontare temi e problematiche attuali : la vita caotica  in città, l’urbanizzazione senza razionalità ed ordine, l’industrializzazione crescente e la povertà delle fasce più basse della popolazione, la difficoltà dei rapporti umani ed interpersonali. L'ambientazione - la città di Marcovaldo è senza nome, ma probabilmente ispirata a Torino, una delle protagoniste del boom economico degli anni Sessanta - è il modello di ogni città, e diventa lo specchio di questa mescolanza di quotidianità mediocre ed invenzione fantastica: la metropoli è grigia, spenta e illuminata solo da luci artificiali, e tuttavia il protagonista sa rintracciarvi, con sensibilità e malinconia, i piccoli segni di una natura che non si arrende. L’azienda per cui il prototipo dell’azienda che sfrutta i suoi lavoratori, e al tempo stesso il simbolo della società dei consumi (tanto che non si specifica nemmeno cosa la ditta produca effettivamente). La vita di Marcovaldo è insomma quella dell’operaio inurbato, fatta di difficoltà e di privazioni, e il mondo attorno a lui è spesso ostile e indifferente, tanto che spesso egli si perde e si smarrisce nella cità stessa. Altre volte - come nel racconto d'apertura, Funghi in città - l’illusione di trovare un “paradiso terrestre” nel contesto urbano può portare a conseguenze involontariamente tragicomiche.
Marcovaldo lavora, la Sbav, è


Valeria Cantoni

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