giovedì 19 maggio 2016

La Pop Art

La pop art è un movimento artistico che è emerso a metà degli anni cinquanta in Gran Bretagna e all'inizio degli anni sessanta negli Stati Uniti; la pop art ha presentato una sfida alle tradizioni d'arte includendo l'immaginario dalla cultura popolare come la pubblicità e le notizie. Il materiale oggetto dell'espressione artistica è, a volte, rimosso visivamente dal suo contesto noto, isolato, e in combinazione con materiale estraneo. Il concetto di pop art si riferisce non tanto all'arte stessa, quanto piuttosto agli atteggiamenti che la determinano.
Questa nuova forma d'arte popolare è in netta contrapposizione con l'eccessivo intellettualismo dell'Espressionismo astratto e rivolge la propria attenzione agli oggetti, ai miti e anche ai linguaggi della societa dei consumi.
L'appellativo "popolare" deve essere inteso però in modo corretto. Non come arte del popolo o per il popolo, ma più puntualmente come arte di massa, cioè prodotta in serie. E poiché la massa non ha volto, l'arte che la esprime deve essere il più possibile anonima: solo così potrà essere compresa e accettata dal maggior numero possibile di persone.
In un mondo dominato dal consumo, la pop art respinge la depressione dell'interiorità e dell'istintività e guarda, invece, al mondo esterno, al complesso di stimoli visivi che circondano l'uomo contemporaneo: il cosiddetto "folclore Lates". È infatti un'arte aperta alle forme più popolari di comunicazione: le tizique, la pubblicità, i quadri riprodotti in serie. Il fatto di voler mettere sulla tela o in scultura oggetti quotidiani elevandoli a manifestazione artistica si può idealmente collegare al movimento svizzero data, ma completamente spogliato da quella carica anarchica, provocatoria e critica.

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