domenica 22 maggio 2016

Surrealismo

Il surrealismo è un movimento culturale molto diffuso nella cultura del Novecento che nasce come evoluzione del Dadaismo. Ha coinvolto tutte learti visive, anche letteratura e cinema, quest'ultimo nato negli anni venti a Parigi, dove, nel 1925 è stata allestita la prima mostra del movimento. Esso ebbe come principale teorico il poeta André Breton, che canalizzò la vitalità distruttiva del dadaismo. Breton fu influenzato dalla lettura deL'interpretazione dei sogni di Freud del 1899; dopo averlo letto arrivò alla conclusione che era inaccettabile il fatto che il sogno (e l'inconscio) avesse avuto così poco spazio nella civiltà moderna e pensò quindi di fondare un nuovo movimento artistico e letterario in cui il sogno e l'inconscio avessero un ruolo fondamentale. Nacque così il surrealismo. Il primo Manifesto surrealista del 1924, definì così il surrealismo: Il surrealismo è quindi un automatismo psichico, ovvero quel processo in cui l'inconscio, quella parte di noi che emerge durante i sogni, emerge anche quando siamo svegli e ci permette di associare libere parole, pensieri e immagini senza freni inibitori e scopi preordinati. I surrealisti si avvalevano di diverse tecniche per far in modo di attivare il loro inconscio: il frottage (strofinamento) il grattage (grattamento, raschiamento) • il collage • l'assemblage • il dripping (Max Ernst è il primo ad utilizzare questa tecnica, resa famosa dopo la seconda guerra mondiale da Jackson Pollock). Il surrealismo ha tre tematiche principali: • amore: inteso come fulcro della vita • sogno e follia: considerati i mezzi per superare la razionalità (molti surrealisti ammiravano Freud e Jung) • liberazione: dell'individuo dalle convenzioni sociali. La caratteristica comune a tutte le manifestazioni surrealiste è la critica radicale alla razionalità cosciente, e la liberazione delle potenzialità immaginative dell'inconscio per il raggiungimento di uno stato conoscitivo "oltre" la realtà (sur-realtà) in cui veglia e sogno sono entrambe presenti e si conciliano in modo armonico e profondo. Il Surrealismo è certamente la più "onirica" delle manifestazioni artistiche, proprio perché dà accesso a ciò che sta oltre il visibile. Inoltre esso comprende immagini nitide e reali ma accostandole tra di loro senza alcun nesso logico. Il pensiero surrealista si manifestò spesso come ribellione alle convenzioni culturali e sociali, concepita come una trasformazione totale della vita, attraverso la libertà di costumi, la poesia e l'amore. Il movimento surrealista è di gran lunga il più longevo fra le avanguardie storiche, e la sua diffusione capillare in tutto il mondo ha reso la sua storia molto variegata rispetto a movimenti circoscritti nel tempo e nello spazio come il dadaismo o il futurismo. L'attività del primo gruppo surrealista parigino, gravitante intorno ad André Breton, vide la partecipazione di un grande numero di scrittori e artisti di diverso orientamento, spesso in conflitto tra loro e con la guida spirituale del movimento. Tra gli artisti di arti visive più riconosciuti spaziamo tra Joan Miró nel suo allucinato mondo parallelo popolato di forme geometriche colorate sospese che ricerca l'interiorità delle cose con crescente astrazione. Con Max Ernst l'illogica scava nel profondo dell'animo umano; René Magritte che gioca molto sull'estraniamento dalla realtà e le sue opere sono sollecitazioni visive che ci portano a riflettere. E, naturalmente, c'è Salvador Dalí ("il surrealismo sono io"), con la sua fantastica o fantasmatica proiezione del "sogno" e del pensiero subcosciente o pre-cosciente in una visionaria pseudo-realtà. Le opere più importanti sono: persistenza deella memoria, salvador dalì, 1931, olio su tela, 25x35, MoMA New York canto d’amore, Giorgio de Chirico, olio su tela, 1914, New York MoMA il maestro di scuola, Rene Magritte, 1954 olio su tela, Ginevra, collezione privata la sera che cade, Rene Magrite, 1964, olio su tela, collezione privata. 
                                                                                                      Martina Mazzi

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.