Jean-Michel Basquiat (New York, 22 dicembre 1960 – New
York, 12 agosto 1988) è stato un writer e pittore statunitense.
È stato uno dei più importanti esponenti del graffitismo americano, riuscendo a portare, insieme a Keith Haring, Jean-Michel Basquiat nacque a Brooklyn, il 22 dicembre del 1960 da padre haitiano, il contabile Gérard Basquiat (n. 1930), e da madre statunitense di origini portoricane. Basquiat inizia a manifestare interesse per il disegno fin da quattro anni, ispirato dai cartoni animati televisivi. Un amore per l'arte trasmessogli dalla madre, la quale lo accompagna spesso al Brooklyn Museum, al Metropolitan Museum ed al Museum of Modern Art di New York.
È stato uno dei più importanti esponenti del graffitismo americano, riuscendo a portare, insieme a Keith Haring, Jean-Michel Basquiat nacque a Brooklyn, il 22 dicembre del 1960 da padre haitiano, il contabile Gérard Basquiat (n. 1930), e da madre statunitense di origini portoricane. Basquiat inizia a manifestare interesse per il disegno fin da quattro anni, ispirato dai cartoni animati televisivi. Un amore per l'arte trasmessogli dalla madre, la quale lo accompagna spesso al Brooklyn Museum, al Metropolitan Museum ed al Museum of Modern Art di New York.
Nel 1968 viene investito da un'autovettura durante il
mese di degenza al King's County, la madre gli regala il testo di anatomia
Gray's Anatomy di Henry Gray, che lo influenzerà molto: nelle sue opere
riporterà poi molti elementi anatomici. Quando Jean-Michel ha sette anni i genitori Matilde e
Gérard divorziano. Nel 1975 scappa di casa e va a dormire su una panchina
pubblica: arrestato per vagabondaggio, l'anno seguente inizia a frequentare la
City-as-School a Manhattan, per ragazzi dotati a cui non si addice il
tradizionale metodo didattico. È lì che nel 1977, a 17 anni, stringe amicizia
con Al Diaz, un giovane graffitista che operava sui muri della Jacob Riis, a
Manhattan. Insieme all'amico, Basquiat acquista piena
consapevolezza della propria vocazione artistica, i due iniziano a fare uso di droghe pesanti, ed iniziano a produrre graffiti per le strade di New York firmandosi
come SAMO, acronimo di "SAMe Old shit", propagandando con bomboletta spray e pennarello indelebile idee
ermetiche, rivoluzionarie ed a volte insensate, come "SAMO© SAVES
IDIOTS". Nonostante questo sodalizio Basquiat non
utilizzerà mai più il nome 'SAMO' poiché muore il suo amico.
Keith Haring
Keith Haring
Nel 1976
inizia a girare tutto il Paese in autostop, conoscendo molti artisti. Si reca a
San Francisco, dove con la frequentazione della Castro Street inizia a
manifestare il proprio orientamento omosessuale. Torna a Pittsburgh e si
iscrive all'Università. Successivamente trova un impiego presso un locale che espone
oggetti d'arte. Qui allestisce la sua prima mostra personale di disegni. Fu
anche arrestato parecchie volte per aver "imbrattato" i muri 1982.
Alcune opere: graffiti sullo zoccolo del Palazzo delle Esposizioni a Roma; sono stati cancellati nel 1992 per "ripulire" il palazzo. Graffito realizzato lungo la linea A della metropolitana di Roma, nel tratto Flaminio-Lepanto, sulle pareti trasparenti del Ponte Pietro Nenni; è stato cancellato nel 2001.
Alcune opere: graffiti sullo zoccolo del Palazzo delle Esposizioni a Roma; sono stati cancellati nel 1992 per "ripulire" il palazzo. Graffito realizzato lungo la linea A della metropolitana di Roma, nel tratto Flaminio-Lepanto, sulle pareti trasparenti del Ponte Pietro Nenni; è stato cancellato nel 2001.
1985: interni del negozio Fiorucci a Milano; i murali
in seguito sono stati strappati e venduti all'asta dalla galleria parigina
Binoche.
1989: murale Tuttomondo a Pisa, su una parete esterna
della chiesa di Sant'Antonio Abate; in ottimo stato di conservazione.
Importante per la sua evoluzione futura è una retrospettiva dedicata a
Pierre Alechinsky, organizzata nel 1977 dal Museum of Art di Pittsburgh.
Nel 1978 espone le sue nuove creazioni al Pittsburgh Centre for the Arts, poi si reca a New York ed entra alla School of Visual Art. Il suo interesse personale lo avvicina ai lavori di Jean Dubuffet, Stuart Davis, Jackson Pollock, Paul Klee e Mark Tobey. È questo il periodo in cui esplode la sua popolarità: inizia a realizzare graffiti soprattutto nelle stazioni della metropolitana e la sua pop-art viene grandemente apprezzata dai giovani, tanto che i suoi lavori verranno spesso rubati dalla loro collocazione originaria e venduti a musei. Per la sua attività (illegale) di "graffitaro" viene più volte arrestato.
Nel 1978 espone le sue nuove creazioni al Pittsburgh Centre for the Arts, poi si reca a New York ed entra alla School of Visual Art. Il suo interesse personale lo avvicina ai lavori di Jean Dubuffet, Stuart Davis, Jackson Pollock, Paul Klee e Mark Tobey. È questo il periodo in cui esplode la sua popolarità: inizia a realizzare graffiti soprattutto nelle stazioni della metropolitana e la sua pop-art viene grandemente apprezzata dai giovani, tanto che i suoi lavori verranno spesso rubati dalla loro collocazione originaria e venduti a musei. Per la sua attività (illegale) di "graffitaro" viene più volte arrestato.
Nel 1980 partecipa insieme ad Andy Warhol alla
rassegna artistica Terrae Motus in favore dei bambini terremotati dell'Irpinia.
Occupa inoltre un palazzo in Times Square realizzando la mostra Times Square
Show.
Nel 1981 partecipa alla prima mostra organizzata alla galleria Nosei, Public Address, insieme alle opere di Jean-Michel Basquiat, Barbara Kruger e Jenny Holzer.
Nel 1984 si reca a Bologna, invitato da Francesca Alinovi, per esporre nella mostra Arte di Frontiera. Nel 1985, a Milano, dipinge una murata nel negozio Fiorucci.
Nel 1981 partecipa alla prima mostra organizzata alla galleria Nosei, Public Address, insieme alle opere di Jean-Michel Basquiat, Barbara Kruger e Jenny Holzer.
Nel 1984 si reca a Bologna, invitato da Francesca Alinovi, per esporre nella mostra Arte di Frontiera. Nel 1985, a Milano, dipinge una murata nel negozio Fiorucci.
Nel 1986 apre a New York il suo primo Pop Shop, dove è
possibile comprare gadget con le sue opere e vedere gratuitamente l'artista al
lavoro. È del 1986 la sua corrispondenza col critico d'arte Eraldo Di Vita di
Milano, collezionista di Arte Postale.
Lo stesso anno dipinge sul muro di Berlino dei bambini
che si tengono per mano. In seguito si reca nel ghetto di Harlem dove dipinge
su una grande murata sulla East Harlem Drive le parole «Crack is Wack» («il
crack è una porcheria»). Nel 1987 decora una
parte dell'Hospital Necker di Parigi.
Nel 1988 apre un Pop Shop a Tokyo. In quell'occasione
l'artista afferma: «Nella mia vita ho fatto un sacco di cose, ho guadagnato un
sacco di soldi e mi sono divertito molto. Ma ho anche vissuto a New York negli
anni del culmine della promiscuità sessuale. Se non prenderò l'AIDS io, non lo
prenderà nessuno.» Nei mesi successivi dichiara, in un'intervista a Rolling
Stone di essere stato infettato dall'HIV. Di lì a poco fonda la Keith Haring
Foundation, che si propone tutt'oggi di continuare la sua opera di supporto
alle organizzazioni a favore dei bambini e della lotta contro l'AIDS. Nel 1989,
vicino alla chiesa di Sant'Antonio abate di Pisa, esegue la sua ultima opera
pubblica, un grande murale intitolato Tuttomondo e dedicato alla pace
universale.Il 16 febbraio 1990, Haring muore di AIDS all'età di
31 anni.
Nonostante la sua morte prematura, l'immaginario di Haring è diventato un linguaggio visuale universalmente riconosciuto del XX secolo, meritando, tra le altre innumerevoli esposizioni, una mostra alla Triennale di Milano conclusasi nel gennaio del 2006.
Nonostante la sua morte prematura, l'immaginario di Haring è diventato un linguaggio visuale universalmente riconosciuto del XX secolo, meritando, tra le altre innumerevoli esposizioni, una mostra alla Triennale di Milano conclusasi nel gennaio del 2006.
Mattia Gigliotti
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